Abbiamo reso omaggio a Cristiano Toraldo di Francia continuando il percorso che aveva iniziato con noi nel 2017, contribuendo a avviare riflessioni sull'Architettura Morbida, proprio attraverso la metafora dell'arazzo e la flessibilità dei sistemi materiali e produttivi che avevamo ideato e di cui lui, con sorpresa, era un ammiratore.
Abbiamo quindi deciso di ripartire insieme a lui, supportati dai suoi amici, fan ed eredi, per riprendere da dove aveva lasciato. Dopo Milano, abbiamo esposto a Roma con il suo "Istogramma" e con la partecipazione di molte personalità artistiche eccellenti come Ico Migliore (Migliore+Servetto Architects), Alberonero, Ippolito Fleitz Group, Graphic Surgery, Giovanna Latis, Rona Meyuchas Koblenz, Marco Ferreri, Pierpaolo Pitacco, Lis Beltran & Alberto Lievore.
Non solo abbiamo creato nuovi arazzi da presentare a Roma oltre a quelli originali, ma abbiamo anche immaginato un dibattito sull'Architettura Morbida, un progetto che speriamo di estendere a tutti i paesi in cui i-Mesh è presente. È stato fantastico ripartire dalla capitale d'Italia, una volta Caput Mundi.
Cristiano considerava i-Mesh e il suo sistema di produzione a zero rifiuti l'ideale per creare Architetture Morbide. È proprio investigando il significato delle sue parole, inquadrandole nel periodo storico dell'Architettura Radicale e applicandole ai nostri tempi, caratterizzati da sostenibilità, riconversione, benessere individuale, comfort urbano e tutela delle diversità culturali, che Dajla Riera, dottoranda supportata da Federica Ottone, ha seguito il percorso di consapevolezza iniziato anni fa da Alberto Fiorenzi presso la scuola di Eduardo Vittoria.
Per questo motivo, una volta che Dajla Riera e Federica Ottone spiegano perché i-Mesh rappresenta il paradigma dell'Architettura Morbida, Gabriele Mastrigli racconta come Cristiano abbia trasformato la sua visione dell'architettura in una forma morbida, mentre Manuel Orazi esplora passato, presente e futuro alla ricerca di tracce dell'Architettura Morbida. Le testimonianze di Alessio Battistella, Margherita Manfra e Giuseppe Grant ci aiuteranno a comprendere perché quello che fanno ogni giorno è Architettura Morbida. Infine, Stefano Catucci esamina l'estetica dell'Architettura Morbida e il rapporto tra decorazione e funzione.
La conduttrice della serata è stata Cristiana Colli, che più di chiunque altro ha reso questa storia degna di essere raccontata.