Nove arazzi sono stati esposti in tre diverse sedi del Lake Como Design Festival 2023: cinque a San Pietro in Atrio, due a Villa Salazar e due allo Sheraton Hotel. Questi arazzi fanno parte della collezione “Arazzi Contemporanei”, curata da Alberto Fiorenzi, fondatore e COO di i-Mesh.
La quinta edizione del Festival, tenutasi dal 16 al 24 settembre 2023, ha celebrato il bimillenario di Plinio il Vecchio, nato a Como nel 23 d.C., con la natura come filo conduttore. Questo evento ha esplorato il connubio tra arte, natura e design, mescolando tradizione e innovazione. In questo contesto, gli Arazzi Contemporanei e il tessuto i-Mesh hanno giocato un ruolo centrale.
Abbiamo chiesto ad Alberto Fiorenzi di spiegarci il significato della collezione e il legame con l'attività di i-Mesh:
“Abbiamo voluto illustrare il legame tra gli arazzi e i-Mesh con un’installazione architettonica sulla facciata di Villa Olmo. I tre grandi pannelli esposti richiamano la più grande installazione urbana mai realizzata da i-Mesh: cinquantatremila metri quadrati di coperture retrattili a Expo City, Dubai. I tre pannelli, scartati inizialmente per piccoli difetti, sono stati riutilizzati e modificati per questa nuova missione. Questo esempio dimostra come operiamo in i-Mesh, preferendo il riutilizzo al riciclo. La nostra produzione è destinata a durare a lungo, e il riciclo di un pezzo di i-Mesh potrebbe non essere necessario per 20-30 anni, a seconda dell'uso. Tuttavia, chi possiede i-Mesh può stancarsene o volerlo utilizzare in altro modo. In questi casi, può modificarlo o chiedere a noi di adattarlo. Preferiamo riutilizzare un materiale così durabile per mantenere basso il costo energetico del nostro progetto. La sostenibilità si misura infatti in energia spesa per creare e smaltire il materiale. Coinvolgiamo gli autori nella creazione della materia, immergendoli nel nostro mondo di zero sprechi, zero stock e basso consumo di energia. Così, li rendiamo consapevoli dell'importanza della sostenibilità nel loro lavoro artistico e architettonico. Speriamo che lavorare con i-Mesh ispiri anche altri produttori a essere più sostenibili. Gli Arazzi Contemporanei sono il nostro laboratorio di ricerca visiva, il paradigma del nostro impegno quotidiano con gli architetti. Invitiamo creativi a progettare un arazzo, spingendoci a superare i nostri limiti produttivi. Spesso, ciò che sperimentiamo con gli arazzi trova applicazione nelle superfici architettoniche. Ad esempio, Ico Migliore crea arazzi con densità variabile, ispirandoci a realizzare facciate architettoniche che bilanciano comfort e luce naturale. I suoi arazzi dimostrano come utilizzare il materiale solo dove necessario, risparmiando energia. Gli arazzi di Marco Ferreri, “Forte Fibra”, ci hanno insegnato a gestire la riflettanza delle fibre minerali, mentre l’arazzo di Giovanna Latis ci ha spinto a studiare il modo in cui i colori si mescolano, portandoci a introdurre le fibre melangiate. Ogni arazzo ha la sua storia e ci insegna qualcosa di nuovo.
“Arazzi Contemporanei” è una ricerca artistica o di alto design? La mia curatela ha attentamente bilanciato questo dualismo. Alcuni pezzi sono arte, in linea con la ricerca personale dell’autore, come le opere di Graphic Surgery. Altri pezzi sono di alto design, come quelli di Marco Ferreri, che usa materiali diversi per sviluppare temi disparati. La creazione di un arazzo è motivo di orgoglio per i nostri operatori, che sono artigiani e tecnologi. Anche nella produzione di i-Mesh, essi sanno di contribuire a creare comfort visivo, luminoso e termico, migliorando l'abitabilità delle città. Anche questa è sostenibilità. “Architettura Morbida” è la nostra strategia, illustrata nel film “Softness. i-Mesh. Designing the city”. Questo manifesto coinvolge architetti che ci mostrano come creare un mondo migliore.”
