Behind the Mesh

22 aprile 2024: La giornata mondiale della Terra

Mountains II - close up, Rona Meyuchas-Koblenz, 205x205cm, Carbonio e Fibra di vetro, Arazzi Contemporanei, 2018

Il 22 aprile di ogni anno è la Giornata Mondiale della Terra, istituita nel 1970 dal senatore statunitense Gaylord Nelson, per sensibilizzare l'opinione pubblica sul cambiamento climatico e le tante sofferenze dell’ecosistema minacciato su più fronti. Nata in America con l’obiettivo di promuovere azioni concrete per la tutela e la conservazione del pianeta, la biodioversità come valore etico prima che equilibrio e preservazione delle specie, ha assunto nel tempo una dimensione globale. Riconosciuta come momento significativo per coinvolgere governi, organizzazioni non governative, istituzioni e cittadini di tutto il mondo nell'impegno per la protezione dell'ambiente.

La Giornata Mondiale della Terra è anche un’occasione per aumentare la consapevolezza e ricordare alle opinioni pubbliche dei tanti paesi, e agli stakeolders, l’importanza del raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall'ONU. Obiettivi da realizzare entro il 2030 da tutti i Paesi membri delle Nazioni Unite, che tengono conto dei criteri ESG - Environmental, Social, Governance - per la prima volta raccolti in un solo documento che unisce sviluppo sostenibile e lotta alle povertà.

Un engagement che coinvolge ogni nazione chiamata a dare un contributo di seria sensibilizzazione sulle grandi sfide comuni. Con le imprese protagoniste, chiamate a elaborare nuovi paradigmi all’insegna dell’economia circolare come presupposto dello sviluppo d’impresa, a ripensare i processi produttivi, fatti di innovazione incrementale, creatività, modelli di business coerenti con la gestione responsabile delle risorse.

Our Circular Economy

In questo contesto, che chiede a tutti di interpretare una nuova responsabilità ambientale e sociale, si colloca l’esperienza di i-Mesh, da sempre vòcata ad un approccio rigenerativo o organico della produzione, con materiali progettati per essere riutilizzati, riciclati e riparati. Una scelta che ha saputo incorporare nei prodotti, nei processi e nei servizi la sfida culturale e la sfida ambientale. A partire dall’idea che ridurre al minimo gli sprechi e massimizzare la riutilizzabilità e riciclabilità, significa concepire soluzioni sostenibili di filiera, a monte e non solo a valle. 

Così i i-Mesh ha messo a punto un’organizzazione e protocolli di progettazione dove i prodotti sono esteticamente coerenti ed ecologicamente responsabili. Un risultato che arriva dalla coerenza intrinseca delle scelte industriali - tecnologie all'avanguardia, brevetti, materiali innovativi, tessuti e superfici durevoli e facilmente riciclabili in relazione al loro ciclo di vita. 

Riflessioni Cielo Mare, Giovanna Latis, 160x270cm, Basalto, Technora e Fibra di vetro, Arazzi Contemporanei, 2020
Cristiana Colli
AUTORE
Laurea in Scienze Politiche, giornalista, ricercatore sociale, cura l’ideazione e l’organizzazione di progetti culturali, eventi, mostre, festival, programmi di valorizzazione. Per istituzioni pubbliche e private, musei, imprese, fondazioni realizza e promuove strategie di comunicazione sociale e culturale legate al paesaggio, all’architettura, all’arte contemporanea e al design, alla fotografia, al made in Italy. È direttore della rivista Mappe, e dal 2011 è ideatore e curatore di Demanio Marittimo.Km-278.

La filosofia zero sprechi ha consentito di ottimizzare i processi produttivi e di favorire l'adozione di pratiche eco-sostenibili, fatte di ricerca continua per coniugare design di alta qualità e responsabilità ambientale. È un lungo lavoro di analisi dei dati sul ciclo di vita dei prodotti e dei materiali, le prove di resistenza, la tenuta tecnica e funzionale, i test di invecchiamento condotti sulle installazioni allestite in condizioni climatiche estreme. Sono prove legate al vento, alla ventilazione naturale, alla permeabilità dei pannelli su applicazioni verticali come le facciate, su ombreggiature orizzontali come le coperture, in relazione al comfort termico degli ambienti e alla progressiva indipendenza dai sistemi di climatizzazione artificiale. È un patrimonio di conoscenze trasversale e multidisciplinare che ha dimostrato come il materiale sia in grado di mantenere l’efficienza della prestazione e la stabilità nel tempo senza alterazioni. Questo assicura, sul piano del prodotto resistenza e durevolezza, e sul piano del servizio la ridotta necessità di manutenzione e sostituzione. 

Tra i valori che rimandano alla sostenibilità intrinseca di i-Mesh c’è la leggerezza dei materiali che rappresentano un vantaggio significativo in termini di trasporto e installazione. Le fibre impiegate infatti, presentano il miglior rapporto tra la resistenza alla trazione e peso, e consentono di ottenere materiali leggeri ma resistenti, con virtuosi impatti sui costi di spedizione, le dimensioni compatte degli imballaggi, il e minor consumo energetico per trasporti e installazione. Infine il comfort visivo. Le soluzioni di i-Mesh per gli spazi interni riducono l'abbagliamento e aumentano il livello di luce, e così favoriscono un'atmosfera confortevole e accogliente.

Riflessioni Cielo Mare - close up, Giovanna Latis, 160x270cm, Basalto, Technora e Fibra di vetro, Arazzi Contemporanei, 2020

"L’economia circolare è un approccio sistemico allo sviluppo economico progettato per beneficiare le imprese, la società e l'ambiente. in contrasto con il modello lineare 'prendi-fai-scarta', l'economia circolare è rigenerativa e mira a separare gradualmente la crescita dal consumo di risorse finite. Il design occupa un posto di rilievo in questo approccio, a partire dal suo principio fondativo, "eliminare il rifiuto e l'inquinamento". Poiché la realtà è che la maggior parte delle cose è ancora progettata per il modello lineare, sarà necessario ridisegnare tutto: prodotti, modelli di business, città e i sistemi lineari durati nei secoli passati."  

Ellen MacArthur

Cristiana Colli
AUTHOR
Laurea in Scienze Politiche, giornalista, ricercatore sociale, cura l’ideazione e l’organizzazione di progetti culturali, eventi, mostre, festival, programmi di valorizzazione. Per istituzioni pubbliche e private, musei, imprese, fondazioni realizza e promuove strategie di comunicazione sociale e culturale legate al paesaggio, all’architettura, all’arte contemporanea e al design, alla fotografia, al made in Italy. È direttore della rivista Mappe, e dal 2011 è ideatore e curatore di Demanio Marittimo.Km-278.