Shabnam e il filo che intreccia talento e visione
La storia di Shabnam attraversa geografie, saperi e discipline. È un filo teso tra ingegneria e architettura, tra l’Iran e l’Italia, tra il passato e il futuro, dove la ricerca e l'innovazione si intrecciano in percorsi inaspettati, originando forme e linguaggi fatti di progettazione nuova.
Shabnam nasce a Tabriz, in Iran, nel 1995, e cresce a Teheran. Il contesto è complesso, con un sistema scolastico che impone scelte precoci e percorsi specialistici. Fin da giovane, il dubbio tra ingegneria e architettura accompagna il suo percorso, e la sua ricerca sarà quella di unire queste due discipline. Sarà l’ingegneria meccanica ad attrarla, sedimentando una vocazione fatta di logica e rigore tecnico, ma senza trascurare la sensibilità per le simmetrie e le aperture di uno sguardo ampio sul mondo, fatto di un sentire fluido e di dialoghi tra le cose e i linguaggi, tra la scienza, l'architettura e il design.
Impegno, emancipazione e consapevolezza sono i tratti che distinguono Shabnam e sono i valori a cui si ispira la Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza dedicata a figure che come lei si dedicano alla ricerca come conoscenza, visione, sperimentazione e capacità di trasformare e ridisegnare il futuro.
L’arrivo al Politecnico di Milano – con un corso di laurea in ingegneria-architettura – rappresenta per Shabnam l’incontro con una formazione trasversale, dove la tecnologia incontra la forma e, l’innovazione, si accompagna all’estetica come cifra coerente del progetto nella sua visione olistica.
È proprio con l’Ateneo che entra in contatto con i-Mesh e la ricerca sui materiali tessili per l'architettura - da quell’intuizione nasce la tesi di laurea di Shabnam con la guida del Professor Pierpaolo Ruttico e nel quadro del programma IndexLab.
Nasce qui, nel dialogo tra laboratori universitari e impresa, lo sviluppo di un prototipo di facciata in fibra di carbonio e più in generale quell’approccio di metodo e ricerca ai materiali, una visione complementare a quella dell’ICD Lab (Istituto per il Design e la Costruzione Computazionale).
Un progetto che segna un punto di svolta non solo scientifico e formativo, ma il successivo accesso al Dipartimento Tecnico di Progettazione di i-Mesh, come parte del team chiamato a esplorare le potenzialità dei materiali tessili in architettura, e a sperimentare soluzioni e frontiere che uniscono estetica e prestazione.
Gli studi e le esperienze milanesi saranno una conferma dei consigli e delle ispirazioni di una figura importante nel suo percorso di formazione già dai tempi in cui viveva in Iran - il professor Pooyan Hashemi dell’Università Shahid Beheshti a Tehran.
Quella di Shabnam è una bella storia di conoscenza, curiosità e dialogo tra culture, animata da profonda consapevolezza e dalla fiducia in sé stessi. Contrappuntata da una frase che risuona nei suoi pensieri da sempre, e che l’ha guidata nelle scelte e nell’arrivo in Europa, decisa a studiare in un’Università italiana e a collaborare con un’azienda dalla vocazione globale, che coltiva innovazione e ricerca come matrice fondativa del proprio modello di sviluppo.
“Trust yourself and stay calm, you’re doing well!”
Parole essenziali ma cariche di significato, dove intelligenza passione e determinazione sono le premesse per nuove storie, nuove visioni, nuovi orizzonti.