Behind the Mesh

15 aprile 2024: La giornata mondiale dell’arte

Istogramma, Cristiano Toraldo di Francia, 180x162cm, Carbonio e Fibra di vetro, Arazzi Contemporanei, 2018

Proclamata alla quarantesima sessione della Conferenza Generale dell'UNESCO nel 2019, la Giornata Mondiale dell’Arte promuove lo sviluppo, la diffusione e la fruizione dell'arte in tutto il mondo. Per cogliere il suo potere trasformativo, celebrare la capacità di ispirare, educare e connettere le persone e le comunità di tutto il mondo; per riflettere con punti di vista originali sulla società contemporanea; per riconoscere il contributo degli artisti che hanno accompagnato la comprensione della vita e dell’esperienza umana nel Tempo e nella Storia.

‍Tutto accade in una data speciale, il 15 aprile, il giorno in cui nel 1452 nasce Leonardo da Vinci - uno dei più grandi geni dell'umanità, una figura dalla conoscenza trasversale che ha spaziato dall’arte alla scienza alla tecnica, con una modernità, un’intuizione e un’innovazione della conoscenza che continua a essere celebrata e studiata.

‍Le recenti innovazioni tecnologiche stanno sviluppando un dialogo sempre più stretto tra arte e tecnologia, con un'intersezione affascinante dove creatività e linguaggi si incontrano in ambienti creativi e cognitivi tutti da esplorare - come sempre, l'arte trova ispirazione e cittadinanza nei segni, nelle scoperte e nelle evoluzioni di ogni modernità. La disponibilità degli strumenti digitali, la realtà aumentata, l’intelligenza artificiale definiscono nuove forme di accesso e produzione artistica, verso frontiere da comprendere nella dimensione etica ed estetica. Se la tecnologia offre nuove possibilità di creazione e fruizione ampliando i confini dell'immaginazione a nuove prospettive, l'arte continua a sfidare e ispirare gli innovatori al pensiero ampio e originale degli approcci interdisciplinari. Questi dialoghi dinamici e spesso sorprendenti sono anche interrogazioni, migrazioni tra contesti e discipline, che hanno nell’impresa contemporanea un soggetto vocato e sensibile non solo sul fronte della committenza ma su quello dei processi.

‍La collezione Arazzi contemporanei di i-Mesh poggia su queste considerazioni, e contiene una originale connessione tra arte e innovazione. Gli arazzi, con il portato simbolico e il percepito aumentato della storia dell’arte, non sono solo opere e piattaforme di racconto e rappresentazione, ma risultati di un processo creativo che ha richiesto immaginazione, studio e una profonda comprensione dei materiali e delle tecniche. L’unione tra visione artistica e processi produttivi è l’ingaggio sfidante offerto agli autori della collezione. Diversi per generazione, appartenenza, stile, sguardo poetico.

Arazzi Contemporanei Milano 2018 | Crediti fotografici: Sirio Vanelli

Ogni arazzo è il risultato delle collaborazioni tra i-Mesh e designer, artisti, performer e ingegneri che hanno concepito opere uniche a partire dalla potenza scarna, radicale e visionaria del filo, e dalle potenzialità dei tessuti di i-Mesh. Tessuti con contenuti valoriali fatti di unicità, personalizzazione, modellazione come presupposti per nuove forme, colori e texture, capaci di trasformare i disegni in creazioni tridimensionali che sfidano le convenzioni tradizionali dell'arte tessile.

‍Gli Arazzi Contemporanei di i-Mesh – che giocano anche sulla citazione di una parola ampia che allude alle culture e alla trama come dato antropologico e di comunità – esibiscono le proprietà avanzate dei tessuti, le connessioni potenziali con i contesti, le coabitazioni con gli ambienti, l'architettura e le forme contemporanee che abitano questo tempo.

‍Una Collezione aperta e in divenire dove ogni Arazzo ha una sua storia e un suo sguardo; una Collezione in cammino, in viaggio nella geografia tra le mappe del design e dell’architettura, in viaggio nella storia delle sensibilità e delle poetiche, con i linguaggi e le persone che hanno creato un progetto collettivo - Cristiano Toraldo di Francia, Migliore+Servetto Architects, Alberonero, Ippolito Fleitz Group, Graphic Surgery, Giovanna Latis, Rona Meyuchas Koblenz, Marco Ferreri, Pierpaolo Pitacco, Lis Beltran & Alberto Lievore, Salida Basica.

‍La storia del progetto ha avuto passaggi importanti e significativi, per i luoghi e le collaborazioni.

‍A Milano durante la Design Week 2018 un’esperienza extra- ordinaria che ha dispiegato e reso manifesto il potenziale del progetto e della Collezione, nell'affascinante spazio post-industriale della storica industria dolciaria Cova nell'area emergente e di tendenza NoLO. La vicinanza concettuale con Alcova - art direction di Joseph Grima, cura di Space Caviar e Studio Vedèt – in uno spazio transitorio ha mostrato i-Mesh nelle sue molteplici e continue metamorfosi, con gli arazzi esposti negli immensi spazi invasi dalla vegetazione selvatica e interrogante, in un contesto aperto/chiuso tra progetti sperimentali di design, gallerie, istituzioni e aziende d'avanguardia. (Arazzi Contemporanei Milano Edition | Design © vari autori | Foto © Sirio Vanelli)

Arazzi Contemporanei Milano 2018 | Crediti fotografici: Sirio Vanelli
Cristiana Colli
AUTORE
Laurea in Scienze Politiche, giornalista, ricercatore sociale, cura l’ideazione e l’organizzazione di progetti culturali, eventi, mostre, festival, programmi di valorizzazione. Per istituzioni pubbliche e private, musei, imprese, fondazioni realizza e promuove strategie di comunicazione sociale e culturale legate al paesaggio, all’architettura, all’arte contemporanea e al design, alla fotografia, al made in Italy. È direttore della rivista Mappe, e dal 2011 è ideatore e curatore di Demanio Marittimo.Km-278.

A Roma, nel 2019, la mostra degli Arazzi è stata l’occasione per ascoltare i tanti sconfini concettuali che accompagnano le teorizzazioni e le pratiche dell’architettura morbida. Morbida come categoria di interpretazione nelle riflessioni di Gabriele Mastrigli e Manuel Orazi, Stefano Catucci e Federica Ottone, Cristiana Colli e Alessio Battistella, Dajla Riera e Margherita Manfra e Giuseppe Grant. Una varietà di punti di vista che ha spaziato dall’arte all’architettura all’urbanistica, con l’orizzonte dei paesaggi alla prova delle fragilità ambientali come presupposti di senso e di progetto.  (Arazzi Contemporanei Roma edition | A cura di Alberto Fiorenzi | Foto © Ilaria Ieie | Video © Alessio Hong)

‍A Como nei giorni del Lake Como Design Festival 2023. Sedi di eccellenza - San Pietro in Atrio, villa Salazar, Sheraton Hotel per un’edizione dedicata al bimillenario di Plinio il Vecchio, avvenuto a Como nel 23 d.C., con la Natura come tema centrale del programma. Accanto agli Arazzi i pannelli di mock-up realizzati per Expo Dubai, un progetto che ha dato vita alla più grande installazione dinamica mai realizzata in assoluto: quasi cinquantatré mila metri quadrati di coperture retrattili immerse nel tessuto urbano di Expo City a Dubai per gestire il clima delle promenades che accoglievano i visitatori. Sostenibilità e Architettura Morbida sono il fil rouge che ha contrassegnato l’esperienza di Como, una strategia d’impresa, una missione di cui parla anche Softness. i-Mesh. Designing the city. il film prodotto da i-Mesh, firmato da Cristiana Colli e Francesca Molteni, presentato al festival.  (Festival del Design del Lago di Como 2023 | Foto per gentile concessione© Associazione Wonderlake Como ets | Foto © Andrea Butti | Villa Salazar e l'Hotel Sheraton foto © Robert Mawdsley | Foto © Maria Butti (particolare dell'arazzo "Forte Fibra")

‍Arazzi Contemporanei è un’esperienza oltre i confini spaziali e temporali, che non rappresenta soltanto un progetto ma un’evoluzione della trama narrativa e progettuale di i-Mesh.

Un viaggio iniziato con Cristiano Toraldo di Francia che ha ispirato le concettualizzazioni originarie e realizzato l’arazzo Istogramma, un manifesto di Superstudio e un paradigma per la Collezione.

Arazzi Contemporanei Milano 2018 | Crediti fotografici: Sirio Vanelli

"Non si può parlare di innovazione senza parlare di invenzione. Senza la prima, la seconda non esisterebbe. Il motore a vapore è certamente un'invenzione, mentre la propulsione a vapore che ha sostituito il motore a vento (la vela), era chiaramente un'innovazione. Cosa implica questa distinzione? L'invenzione ha bisogno solo di una cosa: la fantasia, o la capacità di immaginare un'attività che l'essere umano non è naturalmente in grado di fare, o a sua volta un'azione che nessuna macchina è mai stata in grado di fare. Oggi le invenzioni spesso appaiono nei film di fantascienza; ai tempi del Rinascimento, erano tratte dalla mente di Leonardo, che, tra gli altri, era un artista"

Alberto Fiorenzi,

COO di i-Mesh, e ispiratore del progetto “Arazzi Contemporanei"

Cristiana Colli
AUTHOR
Laurea in Scienze Politiche, giornalista, ricercatore sociale, cura l’ideazione e l’organizzazione di progetti culturali, eventi, mostre, festival, programmi di valorizzazione. Per istituzioni pubbliche e private, musei, imprese, fondazioni realizza e promuove strategie di comunicazione sociale e culturale legate al paesaggio, all’architettura, all’arte contemporanea e al design, alla fotografia, al made in Italy. È direttore della rivista Mappe, e dal 2011 è ideatore e curatore di Demanio Marittimo.Km-278.